La responsabilità medica è un argomento importante nel panorama giuridico italiano, sia nel codice civile che in quello penale. Questo tipo di responsabilità è tutelato da una serie di norme specifiche volte a garantire la tutela dei diritti dei pazienti.
Che cosa è la responsabilità medica?
Con responsabilità medica si intende la responsabilità dei professionisti del settore sanitario, come medici o infermieri per gli errori o le negligenze commesse. Questi errori medici, o casi di malasanità, generano un danno della salute del paziente e rallentano il suo percorso di recupero. Come anticipato, questo tipo di responsabilità può dividersi in due categorie: penale e civile.
La responsabilità penale è prevista quando il professionista sanitario compie un reato. In questo caso esiste una violazione di leggi e regolamenti che disciplinano l’esercizio della professione medica, reati come omicidio o lesioni personali colpose. Il responsabile viene quindi perseguito legalmente e sottoposto a un processo penale.
La responsabilità medica civile, invece, riguarda il risarcimento dei danni subiti dal paziente a causa dell'errore medico. La responsabilità si basa sull’obbligo di diligenza, ovvero l'obbligo per i professionisti sanitari di garantire un’adeguata assistenza medica al paziente. Il paziente danneggiato ha il diritto di richiedere il risarcimento di danni materiali e immateriali (ad esempio: spese mediche, danni fisici, perdita di reddito, dolore e sofferenza, ecc...).
Le principali cause di errore medico
L’errore medico può essere considerato colposo e deriva da negligenza, imprudenza o imperizia. Negligenza significa provocare un danno per mancanza di attenzione, trascuratezza o scarsa sollecitudine. Quando non si adotta la necessaria cautela e non si prendono le misure adeguate, si possono causare danni per imprudenza. L’imperizia è causata dalla mancanza di preparazione professionale, competenza tecnica o per non rispettare i protocolli standard.
In generale, gli errori medici più comuni includono:
- diagnosi tardive o errate;
- errore nella somministrazione dei farmaci;
- mancanza di consenso informato;
- negligenza nell’assistenza sanitaria;
- utilizzo di attrezzature o strumenti difettosi;
- chirurgie eseguite nel modo sbagliato;
- infettivologi ospedalieri;
- mancata informazione al paziente su rischi e trattamenti alternativi.
I danni risarcibili per responsabilità medica
I danni che possono essere risarciti a seguito di errore medico sono doversi, ma possono tutti essere suddivisi in patrimoniali e non patrimoniali.
Danni patrimoniali da errore medico
- costi sanitari: come il rimborso delle spese mediche sostenute per trattare i danni dell’errore medico;
- perdita di reddito: che comprende la perdita di entrate a seguito di una disabilità o incapacità lavorativa, e le mancate opportunità di lavoro;
- danni materiali: ovvero il risarcimento dei danni causati a proprietà e oggetti personali del paziente a causa dell’errore medico.
Responsabilità medica e danni non patrimoniali
- danno biologico: lesioni, disabilità permanenti o temporanee, e l’impatto psicologico derivante dal danno;
- angoscia morale: il dolore e la sofferenza psicologica vissuti dal paziente a seguito dell’errore medico;
- danno esistenziale: danni non materiali che influenzano la sfera personale, familiare o sociale del paziente (perdita di autonomia, rapporti interpersonali compromessi, ecc...);
- alterazione estetica: cambiamenti permanenti o cicatrici dovuti agli interventi chirurgici e ai trattamenti medici errati;
- danno alla reputazione: si verifica quando un errore medico danneggia la reputazione del paziente, come nel caso di procedure estetiche che comportano perdite finanziarie o danni psicologici.
Il calcolo dei danni per errore medico
Il risarcimento danni per responsabilità medica viene calcolato tenendo conto di diversi elementi e seguendo le disposizioni di legge. In generale il danno viene calcolato seguendo questi criteri:
- età del paziente danneggiato;
- punti di invalidità permanente;
- giorni di danno biologico temporaneo subito;
- danno morale associato al danno biologico, se permanente;
- spese mediche sostenute;
- elementi punitivi in caso di dolo o grave negligenza.
Per il calcolo del danno biologico in caso di malasanità, si utilizzano le tabelle di risarcimento per errore medico stabilite dal Tribunale di Milano. Queste sono riconosciute dalla Cassazione come unico parametro valido per questo calcolo, anche se hanno più funzione di riferimento che valore normativo.
Conclusioni
Quando si è vittime di un errore medico, è essenziale rivolgersi a professionisti esperti nel campo del risarcimento da responsabilità medica. Una rappresentanza legale competente è fondamentale per garantire ottimizzare le possibilità di ottenere un risarcimento equo e adeguato ai danni subiti.
Gli avvocati dello Studio Legale Bassi e Milano, Roma e Siracusa, saranno in grado di aiutarvi a partire dall'analisi del caso, alla raccolta di prove, fino alle consulenze mediche e la pianificazione di una strategia legale efficace.